una nuova procedura di arbitrazione?
Gianfranco Damasio
dama a ALTRIMEDIA.IT
Mar 2 Maggio 2000 18:00:15 CEST
At 14.59 02/05/2000 +0200, Maurizio Codogno wrote:
>Nella versione 2.x delle regole di naming infatti c'era, proprio per
>dire "non si sa mai, in caso di disputa legale si puo` dire qualcosa..."
e' qui che non sono allineato.
quella informazione [comunque sia] e' una informazione legalmente utile
Nel fascicolo di una eventuale causa ci potra' essere *anche* quel dato.
Perche' negarlo...
>Il risultato pratico e` che uno scriveva "per fare un sito web" o
>"per gli usi consentiti dalla legge",
se non sbaglio un nome a dominio lo si registra perche e' maggiormente
memorizzabile e accessibile rispetto ad un numero [giusto ?]. Se cosi' e'
non vedo perche' un utente debba lesinare sulla descrizione anche
dettagliata [se richiesta] dell'uso che ne fa. Se vuole nascondersi meglio
puo' sempre utilizzare un indirizzo numerico, non pensi ?
Comunque se nel modulo non vuole dichiarare l'uso che ne fa o se alla
richiesta di descrizione specifica dell'uso risponde in modo generico
[libero di fare come crede] esso rappresenta cmq un tassello di informazione
per i motivi sopra esposti .
>Dammi una definizione utilizzabile di "solo occupato" e ne riparliamo.
se valido quello che ho scritto prima [non saprei] non serve questa definizione.
Servira' a posteriori capire [nella solita sede legale e su denuncia] se
l'uso e' in contrasto con l'uso specificato nella dichiarazione o se per
tot. tempo non e' stato specificato.
>Ripeto, se avessi voluto chiedere codogno.it semplicemente per avere
>l'indirizzo email "scrivi a maurizio.codogno.it" da dare unicamente
>alla mia amica del cuore, non vedo perche` qualcuno possa accamparci
>diritti sopra.
il tuo omonimo, che se valido quanto scritto sopra e se fortemente
interssato anch'egli all'uso di quel nome a dominio sara' il miglior
controllore del "suo" nome a dominio.
gianfranco
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