Quale tutela per gli utenti - BIS
Italynet Tech Staff
staff a ITALYNETWORK.IT
Gio 2 Nov 2000 01:19:25 CET
Mi permetto di fare una considerazione.
> From: Vittorio Bertola <vb a vitaminic.net>
>
> Seriamente, io - ma vi assicuro che questa opinione e' condivisa da
> praticamente tutte le persone con cui ne abbia mai discusso -
> considero la "opzione" delle 400.000 come una pura e semplice presa
> per i fondelli verso gli utenti, anche offensiva in un certo senso. Se
> si vuole obbligare l'Italia a registrare i domini attraverso degli
> intermediari (cosa che, ovviamente, fa salire il prezzo finale,
> complica le procedure, e in ultima analisi soffoca le potenzialita'
> del mercato) almeno si abbia il coraggio di dirlo apertamente. La
> liberalizzazione, per quanto parziale, ha ampiamente dimostrato che
> meno barriere e meno vincoli si pongono, piu' denaro circola nelle
> mani di tutti, e penso che gli ISP italiani debbano soltanto mordersi
> le mani pensando alla montagna di miliardi che, fino al 1999 ma in
> parte ancora oggi, e' finita nelle casse di Network Solutions anziche'
> a loro.
Non vedo nessuna "presa per i fondelli" per gli utenti.
Spiego: Network Solutions e gli altri registrars sono enti accreditati
per registrare e mantenere domini di secondo livello sotto i TLD .com
.net .org e .edu, ovvero enti paragonabili alla RA in Italia ma accreditati
per i domini sotto TLD generici. [NetSol è - de facto - l'organizzazione
che prima era Internic, almeno per quanto riguarda le registrazioni.]
Affiliarsi ad essi significa risparmiare sulle registrazioni, pagando meno
dei $35 "canonici" annuali. Ma significa anche investimento di tecnologia
e denaro, cioè operazione fattibile per i provider. PROPRIO COME PER
I DOMINI ".IT". Quindi, l'unica differenza sta nei prezzi e nelle politiche
di assegnazione: un dominio .com costa 35 dollari e un dominio .it 400.000
lire. Per registrare un dominio .it devo seguire regole più "severe" di un
dominio .com. Ma _questo_e'_tutto_.
Se si vuole discutere di politiche di prezzi, si puo' farlo. Ma nessuno
obbliga
nessuno a registrare tramite intermediari, nemmeno per quanto riguarda
i domini .it. O, ribaltando il ragionamento, ANCHE presso Network
Solutions è necessario farlo tramite intermediari (chi fa da nameserver
altrimenti?)
Se Network solutions si rimpinza di denaro non è certo grazie a regole
di assegnazione come quelle italiane - che anzi io considero migliori e che
offrono una tutela maggiore - ma semmai grazie alla loro posizione.
Oltretutto
NetSol offre anche servizi internet: bene, suggerisco allora allo IAT/CNR
di partecipare ad una società privata per offrire servizi internet in
concorrenza
ai miei - e a quelli della maggior parte di voi. Vogliamo fare cosi'? .)
Saluti, RGGB
PS. condivido pienamente l'opinione di Bertola in merito alla
possibilità di invitare il governo a fornire <<brutali palanche>>:
"pochi, maledetti e subito".
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Raffaele G. Gariboldi
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