R: Al Senato parte l'esame del ddl Domini.
Tullio Andreatta
tullio a LOGICOM.IT
Lun 20 Nov 2000 10:22:51 CET
>>Faccio notare che la legge si applicherebbe a qualsiasi dominio
>>registrato da un cittadino italiano, .it o altro. Non vedo quindi
>>quali soluzioni alternative ci possano essere.
Ignazio Guerrieri <iguerrieri a pronet.it>:
>attenzione.
>l'applicabilita' della legge a qualsiasi dominio (.it o altro) si
>circoscrive all'art. 1 del ddl: che tra l'altro, cosi' come e' formulato, al
>di la' delle dichiarazioni di principio, mi sembra di fatto spiegare i
>propri effetti soltanto sui domini .it, che sono gli unici registrati presso
>quell'anagrafe nazionale destinataria dell'eventuale ordine di
>cancellazione.
E chi lo dice? Nel testo del decreto di questo non vi e' traccia, e io
propendo per l'ipotesi che l'anagrafe sia pensata come una super-RA che
registra tutti i domini il cui titolare e' italiano. Pensate davvero
che il governo accetti che qualcuno registri passigli.st o passigli.org
senza reagire?
>quando parlavo di soluzioni alternative, comunque, mi riferivo alla scelta
>(che secondo me molti faranno) di registrare il proprio dominio sotto altri
>TLD, con procedure molto piu' snelle e semplici di quelle che molto
>probabilmente verranno unilateralmente fissate dalla nostra anagrafe, ormai
>priva di quel minimo di controllo che finora aveva svolto la NA.
>ma veramente pensate che basti Passigli per ammazzare internet?
Ammazzare? No; direi piuttosto ferire gravemente e costringere ad una
lunga convalescenza ...
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Tullio Andreatta
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