Proposta formale di modifica degli artt. 14.3, 14.4 e 14.5
Antonio Ruggiero
a.ruggiero a NETFLY.IT
Sab 15 Dic 2001 19:22:16 CET
At 12.04 15/12/01, Enzo Fogliani wrote:
>Con questo sistema si rischia pero' di obbligare comunque le parti ad
>assumere iniziative contenziose affrettate. Una modifica di questo
>genere avrebbe avuto altra portata quando la contestazione durava due
>anni, ma adesso che la contestazione dura sei mesi si corre il rischio
>di aumentare il contenzioso. Sei mesi possono essere pochi per portare
>in porto una trattativa.
Bene. Se sei mesi sono pochi per concludere una trattativa
portiamoli a 9 o 12, ma evitiamo che una contestazione possa durare
in eterno.
>Teniamo presente che questo "assedio" impedisce al titolare del dominio
>soltanto di cederlo ad un altro soggetto, ma non di usarlo. Chi ha
>diritto al nome a dominio di solito lo vuole anche usare per i suoi
>scopi, non venderlo. Se proprio vuole venderlo e la contestazione glielo
>impedisce, puo' semplicemente chiedere al giudice un provvedimento di
>urgenza.
Ma non si era detto che bisogna evitare il rischio di aumentare
il contenzioso? :)
In ogni caso la "vendita" e' solo uno dei motivi che implica
il trasferimento di un nome a dominio. Non credo ci sia bisogno di
elencare gli altri.
>In ogni modo, sarebbe opportuno che la RA fornisse al CE le cifre
>relative a questo fenomeno dell'assedio, per consentire di valutare se
>sia un fenomeno effettivamente esistente o solo un possibilità teoriche
>di scarsa rilevanza pratica.
A tal proposito mi permetto di citare testualmente la Signora
Rita Rossi, che a domanda precisa (non mia) diceva: "Ci sono molti
domini in stato di contestazione da moltissimo tempo" (Napoli, 13 Dic. 2001).
Saluti a tutti
Antonio Ruggiero
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