Comunicato nr. 39 del Comitato Esecutivo della Naming Authority
Valerio Granato
contact a LIVENET.IT
Gio 8 Ago 2002 11:34:33 CEST
---- Original Message ----
From: "Claudio Allocchio" <Claudio.Allocchio a GARR.IT>
To: <ITA-PE a NIC.IT>
Sent: Thursday, August 08, 2002 11:12 AM
Subject: Re: Comunicato nr. 39 del Comitato Esecutivo della Naming
Authority
>>> I nomi a dominio gia' registrati che risultassero corrispondere a
>>> gTLD rimangono in uso agli attuali assegnatari.
>>> Tuttavia sono inibiti SLD su di essi, in qualsiasi modo effettuati,
>>> per soggetti terzi rispetto all'assegnatario.
>>
>> E perché?
>
> Per evitare l'ovvia tentazione di "venderli" come se fossero dei gTLD.
Era una domanda retorica :-)
Quello che volevo dire è che io, assegnatario tra l'altro di livenet.it,
posso 'vendere' ad un mio utente il sito http://claudio.livenet.it come
host tramite cui si vedono le sue pagine. Perché Pippo, assegnatario
di pippo.it (pippo è un gtld nuovo nuovo :-)) non può farlo?
La norma così com'è scritta è troppo generica, IMHO.
O la si esplicita meglio, dicendo cosa non si può fare, o è inutile.
E' anche probabile che io non abbia capito nulla, comunque :-)
> Per scoraggiare tentativi (e ve ne sono) di Denial of Service verso
> qualche assegnatario di dominio. La segnalazione fatta in modo
> "burocratico" in questo modo viene fatta da chi almeno ci ha pensato
> un po' prima di farla.
A questo punto è come non avere la norma (sempre più IMHO).
Sinceramente se mi accorgo che abuse a telecomitalia.it non esiste
e posso segnalarlo via mail/form/messaggio firmato/con la password
del mio oggetto MNT, lo faccio.
Se devo spendere 3€ evito, del resto a me che importa?
Non si può fare come fanno le dnsbl? 'Address verified recently, will
not test'. Così si evitano i DoS. Se dovessi spendere 3€ per ogni
open relay che trovo sarei moooolto povero...
Ciao,
Valerio
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