lettera aperta
f.cortiana a SENATO.IT
f.cortiana a SENATO.IT
Gio 12 Dic 2002 14:31:42 CET
Lettera aperta del senatore Cortiana (Verdi)
Cari amici,
sono assolutamente preoccupato per quanto sta accadendo nella comunità
Internet italiana. Il recente tentativo della Registration Authority di
esautorare la Naming authority e di portare tra le sue funzioni non solo
quelle esecutive ma anche quelle normative apre degli scenari inquietanti
sia perche' tenta di modificare radicalmente il modus operandi consolidato
della comunità Internet italiana, sia perche' fa leva sul fatto che i circa
2000 Maintainer che acquistano i domini per conto degli utenti internet
dovranno rinnovare il contratto in scadenza a fine anno con la Registration
Authority italiana. Addirittura chi non rinnoverà il contratto si vedra'
mettere i domini dei propri clienti nello stato di no-provider. E' evidente
che in queste condizioni nessun maintainer oserà rifiutarsi di firmare il
contratto e quindi di fatto dovrà accettare questo vero e proprio golpe.
Ci auguriamo che detta situazione sia dovuta ad una errata valutazione dei
tempi tecnici da parte della Registration Authority e non a malafede, ma
vogliamo ricordare a questo Ente che il consenso si conquista con la
validità delle argomentazioni e non con i ricatti e quindi lo invitiamo a
essere più rispettoso dei principi democratici.
I Verdi esprimono piena solidarietà alla categoria dei maintainer ed in
particolare a quelli più piccoli che da sempre coniugano la competenza con
la passione e che sono sempre più oggetto di soprusi, tra i quali quello
della Registration Authority è solo il più rozzo, da parte degli operatori
dominanti.
Confermiamo alla Naming Authority Italiana la piena disponibilità a
collaborare alla evoluzione della comunità Internet Italiana nel rispetto e
senza soluzione di continuità di quei principi sanciti dai primi pionieri
della rete.
I verdi considerano importante salvaguardare in questo paese la comunità
Internet da due pericoli contrapposti ed entrambi gravi ed insidiosi: non
vogliamo ne' la trasformazione da no-profit a profit ne' la privatizzazione
dell'Ente che gestisce l'assegnazione dei domini anche perche' in questo
paese si privatizzano gli utili e si collettivizzano le perdite (e perchè
abbiamo tanti esempi veramente poco edificanti davanti agli occhi) .
Vogliamo che come avvenuto finora l'Ente di registrazione sia obbligato al
pareggio di bilancio, garantendo così un prezzo molto basso a dominio per
tutti, e che tutti i soldi (e sono molti) che eccedono vengano
esclusivamente investiti nel progresso della rete finanziando progetti
rigorosamente aderenti alla filosofia open source.
Ma sicuramente non vogliamo una comunità Internet Italiana controllata in
parte o in toto dal governo. A scanso di equivoci ribadiamo che la comunità
Internet Italiana non deve poter essere controllata in toto o in parte da
nessun governo di nessun colore o nessuna ispirazione.
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