I: I: R: I: Consenso: era discussioni in lista
G.Battista Frontera
gb.frontera a VIRTUALIA.IT
Mar 17 Dic 2002 14:21:07 CET
....ti dico per quel che mi piacerebbe, anche se, il "carozzone", esce
dalla porta e rientra dalla finestra: si.
Forse la soluzione sarebbe diritto privato + riconoscimento (....non so,
DM o opportuna legge), ma spetta a "chi di dovere" dirlo. ;-)
Ciao.
Gb
-----Messaggio originale-----
Da: chiari mario [mailto:chiari.hm a flashnet.it]
Inviato: marted́ 17 dicembre 2002 14.13
A: G.Battista Frontera; ita-pe a NIC.IT
Oggetto: Re: I: R: I: Consenso: era discussioni in lista
At 12.38 17/12/02 +0100, G.Battista Frontera wrote:
>-----Messaggio originale-----
>Da: chiari mario [mailto:chiari.hm a flashnet.it]
>Inviato: marted́ 17 dicembre 2002 12.37
>A: G.Battista Frontera; ita-pe a NIC.IT
>Oggetto: Re: R: I: Consenso: era discussioni in lista
>....
>
>>precisa:
>
>At 12.19 17/12/02 +0100, G.Battista Frontera wrote:
>>>.....gli statuti servono a questo, anche nel diritto privato, ente
>>>privato ma registro "pubblico",
>
>>ovvero?
>>lo statuto della fondazione privata dice 1) il registro deve essere
>aperto
>>a tutti (cittadini eu.), secondo le regole che il CT della Fondazione
>>stesso formula?
>
>...certo, oggi e domani.
ma se la Fondazione cambia Statuto? Ovvero, si prevede anche un atto
pubblico (ministeriale, parlamentare?) che dice che la Fondazione si
occupa
di .it se e solo se agisce entro certi limiti, mantiene nel proprio
Statuto
certe clausole, ecc. ecc.
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