Innovazione
Marco d'Itri
md a LINUX.IT
Mar 9 Lug 2002 14:42:20 CEST
On Jul 09, Giorgio Lacourt <glacourt a sinet.it> wrote:
>> Log alla mano, il problema sono i professionisti.
>Italiani? Forse viviamo in due log diversi :)
Italiani e stranieri. A parte le lettere "nigeriane" e una manciata di
MMF italiani arrivati nell'ultimo mese praticamente tutto il resto è
spam "professionale".
>Per me gli step sono:
Direi che in nessuno di questi casi è necessario il lavoro della NA.
>> Sbagliato. Lo spamming serio è figlio dei carrier e dei provider che
>> forniscono connettività e hosting agli spammer.
>Ma se la maggioranza dei piccoli Isp aveva a malapena una CDN da 128 Kb
>(con garanzia Interbusiness tanto per tornare sull'argomento....), che
>razza di spamming poteva supportare?
Eppure a parte il quasi fisiologico uso dei dialup dei grandi ISP
consumer è proprio così.
>> >Se il loro ritorno economico fosse nullo, stai certo che non
>> >manderebbero una sola mail.
>> Certo, e se i ladri guadagnassero sempre in perdita stai certo che
>> ruberebbero. Che razza di discorso è?
>Non capisco cosa vuoi dire? Guadagnare in perdita? Sembra il verbo della
>New Economy ... io sono negato... ci vorrebbe Vittorio ;-)
Va beh, diciamo che avevo sonno. La riscrivo: "se i ladri lavorassero
sempre in perdita stai certo che non ruberebbero più".
>Che c'entra lo SLA ? Tu non devi preoccuparti di nulla, ma c'e' una
>categoria professionale che, capace, incapace, furba, fessa,
>professionale o meno che fosse, e' stata rasa al suolo, vaporizzata
>senza appello, dalle loro strategie oltre che naturalmente da chi li ha
>lasciati fare... e questo c'entra, c'entra eccome perche' se sostituisci
E quindi? Spero che tu non voglia suggerire che la NA deve commentare
sulle politiche commerciali degli ISP, sarebbe un'aberrazione.
>ok, e la mia soluzione e' informarli, fargli capire "in ogni modo" che
>non conviene, informare operatori ed utenza.... non mi hai ancora detto
Ma certo che gli conviene, altrimenti mica lo farebbero.
>quale sia la tua soluzione.
Non ho mai scritto di averne una in tasca, però bisogna partire dalla
formazione di un consenso sull'idea che determinati comportamenti non
sono accettabili e devono essere sanzionati (dallo stato, dalla NA, dai
colleghi o da chissà cos'altro poi si vedrà).
>Non e' quantomeno sospetto che dopo tre anni di tutto gratis da cui non
>si sa come tornare indietro, coincidano un forte incremento dello
>spamming (piu' che raddoppiato in queste ultime settimane almeno secondo
>le mie "mc") e l'insistente offerta di mail a pagamento protette? Si
No, è una teoria complottistica veramente cretina.
>Mi pare tu dia per scontato che esista una Spectre dello spamming... a
No, e non ho idea di cosa possa fartelo pensare.
>E, altra domanda... fanno piu' danni i dilettanti od i professionisti?
Log alla mano, i professionisti.
>La "K" :-) perche' si confonde con la "C" ed io non vorrei che un
>qualsiasi tacacruste a dominio.it mi chiedesse un miliardo di danni o mi
>facesse chiudere perche' per sbaglio l'ho messo in una lista al posto
>del mio utente takakruste a dominio.it
Se un unico indirizzo viene inserito per errore allora dovrebbe essere
chiaro che non è soddisfatto il criterio "bulk unsolicited".
--
ciao,
Marco
Maggiori informazioni sulla lista
ita-pe