il nuovo whois: bella cagata

Vittorio Bertola vb a BERTOLA.EU.ORG
Lun 14 Mar 2005 10:53:56 CET


Il giorno dom, 13-03-2005 alle 22:39 +0100, Raimondo Bruschi ha scritto:
> At 20.11 13/03/2005 Sunday +0100, you wrote:
> >Poi, nessuno qui vuole fare l'integralista: ad esempio nell'ultima
> >riunione di CR si è deciso concordemente di andare dal Garante della
> >Privacy e chiedergli se gli individui devono davvero poter mantenere
> >riservati tutti i dati, o se invece non sia meglio mantenere
> >obbligatoriamente pubblici almeno il nome e uno a sua scelta tra indirizzo
> >postale, indirizzo di e-mail e numero di telefono, in modo che sia
> >effettivamente raggiungibile. Credo che potrebbe essere un compromesso
> >ragionevole.
>
> Ma veramente al CR pensate a queste cose ?
>
> I dati aziendali sono pubblici,
> per lo meno quelli che stanno
> anche reperibili alla camera di commercio,
> pertanto che andate a chiedere, a farvi ridere dietro ?
>(snip)

Veramente (come da soggetto della frase) stavamo parlando di
individui...

(In teoria, se i dati aziendali sono pubblici, i dati dei dipendenti
aziendali che possono figurare come admin-c, tech-c ecc. non lo sono, o
perlomeno richiederebbero il loro consenso. Ma, ad ogni modo, per ora
stiamo sempre parlando di domini intestati ad individui.)

A proposito del consenso, la legge prevede esplicitamente che venga
richiesto separatamente per le operazioni strettamente necessarie in
funzione dello scopo del servizio e per quelle non strettamente
necessarie. Il mancato consenso alla prima parte prevede la non
fornitura del servizio, mentre il consenso alle seconde parti è
opzionale. Stante che il servizio è la registrazione del dominio, la
pubblicazione dei dati è ritenuta un servizio opzionale (vedi anche il
link al parere dei garanti che ho postato ieri) e quindi assolutamente
facoltativo.

Ciao,
--
vb.             [Vittorio Bertola - v.bertola [a] bertola.eu.org]<-----
http://bertola.eu.org/  <- Prima o poi...



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