<!DOCTYPE HTML PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 4.0 Transitional//EN">
<HTML><HEAD>
<META content="text/html; charset=iso-8859-1" http-equiv=Content-Type>
<META content="MSHTML 5.00.2314.1000" name=GENERATOR>
<STYLE></STYLE>
</HEAD>
<BODY bgColor=#ffffff>
<DIV><FONT face=Arial>Da quanto sembra se non c'é "PREUSO" non è possibile
alcuna tutela per l'utente che ha visto sfumare la possibilità di utilizzo del
dominio la cui domanda è "scaduta per decorrenza dei termini" grazie
all'imperizia del maintainer?</FONT></DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV><FONT face=Arial>Certo l'ingenuità di aver cominciato ad operare PRIMA di
avere la certezza dell'avvenuta registrazione è imputabile all'utente: ma, se è
vero che i rapporti tra utente e maintainer non rientrano
nelle competenze nella NA è pur vero che la registrazione dei TLD.it è
attività riconosciuta "esclusiva" dei maintainer stessi e
pertanto qualsiasi possibilità di intervento DIRETTO durante la fase di
registrazione è preclusa all'utente. Le eventuali controversie derivanti
dalla interpretazione delle norme contrattuali tra l'utente ed il maintainer
(così come tra avvocato e cliente, tra medico e paziente, tra fumatore
acquirente e tabaccaio venditore, ....) troveranno, com'è ovvio, soluzione in
ambito civile. Ma perché l'autorità preposta cioè l'organismo che stabilisce le
procedure operative ed il regolamento in base al quale opera la Registration
Authority e a sua volta la R.A. non hanno formalizzato un contratto tipo
che i maintainer DEVONO sottoscrivere assieme all'utente che chiede la
registrazione? Ciò al fine di tutelare, sempre, la parte più
debole...</FONT></DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV><FONT face=Arial>Paolo Pomi</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial>Vicenza</FONT></DIV>
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<DIV> </DIV></BODY></HTML>