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ART. 1<br>
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(Utilizzazione dei nomi a dominio)1. I nomi a dominio su rete telematica
sono soggetti alle normative che tutelano i seguenti nomi e segni:<br>
<br>
<br>
<br>
Trovo senz'altro interessanti le modifiche proposte al DDL Passigli,
tuttavia sarei cauto nell'estendere integralmente ai nomi a dominio le
normative indicate. Mi permetto di suggerire la sostituzione della frase
indicata con l'espressione:<br>
<br>
"La libertā di registrazione di nomi a dominio su rete telematica č
limitata con riferimento ai seguenti nomi e segni [.....]"<br>
<br>
Saluti<br>
Mario Pisapia<br>
<br>
<br>
<br>
<br>
At 11.07 20/11/00 +0100, you wrote:<br>
><br>
>Buon giorno a tutti,<br>
><br>
>forse... dico forse... vi state dimenticando che una delle azioni che
mi<br>
>avete affidato (leggere verbale) e' quella di interagire con le
autorita'<br>
>competenti, anche per quel che riguarda casi come il DDL sui nomi
a<br>
>dominio etc.<br>
><br>
>E di conseguenza e' quello che sto facendo, da molto tempo prima
che<br>
>iniziassero ad arrivare i messaggi sulla lista.<br>
><br>
>Oltre al contributo per il COESIN (con il quale ho in incontro
specifico<br>
>il prossimo 29 proprio per stendere le proposta di
regolamentazione<br>
>globale del sistema, a partire da RA, NA e per finire a ICANN, GAC,
etc),<br>
>ho anche gia' inviato e contribuito a suggerire gli emendamenti al
DDL in<br>
>questione, facendoli arrivare nelle relative sedi, ed a proporre
i<br>
>necessari emendamenti al DDL stesso per renderlo un qualcosa di
"sensato"<br>
>anche dal punto di vista della sua utilizzazione.<br>
><br>
>Si tratta della correzione dei punti del testo dove "proprio non
ci<br>
>siamo", specialmente nell'articolo 1.<br>
><br>
>Per l'articolo 2 il tutto viene invece adeguato ai commenti
espressi<br>
>anche dalle commissioni parlamentari, che dicono che NON si puo'
non<br>
>tenere conto delle situazioni internazionali (vedi ICANN) e
nazionali,<br>
>per cui la cosa piu' sensata e' "rimandare il tutto ad una sede
di<br>
>regolamento attuativo", e dire che "provvisoriamente il
tutto resta cosi'<br>
>com'e' adesso, con un "Anagrafe" (che e' il Registry!) che
opera<br>
>presso lo IAT, ed un "policy board" (che e' la NA integrata
nella nuova<br>
>forma con rappresentanti delle varie componenti della realta'
internet in<br>
>Italia), il tutto sotto il cappello di un Ministero adeguato<br>
>(probabilmente il Ministero Attivita' Produttive = Min.
Industria+Min<br>
>Comunicazioni).<br>
><br>
>Nel documento allegato potete vedere (e passare, se lo ritenete<br>
>opportuno, a chi possa supportarlo in Parlamento) le proposte
di<br>
>correzione e modifica che ho sottoposto. Alcune di queste sono gia'
anche<br>
>state recepite in sede di discussione.<br>
><br>
>Inviero' il documento anche a coloro che sono intervenuti nella<br>
>discussione al Senato.<br>
><br>
>Buona Lettura...<br>
><br>
>Commenti: se opportunamento "corretto" come suggerito, il
DDL diventa un<br>
>oggetto utilizzabile in modo opportuno per i seguenti motivi:<br>
><br>
> - dichiara che ai nomi a dominio si applicano le leggi esistenti sui
nomi<br>
> e sui segni distintivi (su questo possiamo o meno essere
d'accordo,<br>
> ma rimuove tutti i possibili dubbi in materia)<br>
><br>
> - demanda la creazione di un "agenzia" opportunamente
incaricata di<br>
> occuparsi delle questioni legate alla rete, COMPRESE ad esempio
le<br>
> questioni di uso scorretto, spamming, commercio elettronico,
etc...<br>
><br>
> - riconosce che esistono cose come ICANN e simili.<br>
><br>
><br>
>buon lavoro di lobbying a tutti...<br>
><br>
>Claudio Allocchio<br>
>
<BR>
</html>